Secondo la definizione dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile:
" Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori "
L'applicazione dei principi del turismo responsabile mira a sostenere lo sviluppo delle comunità locali, mettendo in risalto le loro peculiarità e risorse uniche. Questo approccio prevede l'adozione di pratiche sostenibili, la tutela dell'ambiente e il rispetto delle tradizioni locali. Tutti sono protagonisti in un rapporto "alla pari". Ogni parte coinvolta è chiamata a contribuire per preservare l'equilibrio e la bellezza dei luoghi visitati. Scegliendo il turismo responsabile, non solo esplori nuove destinazioni, ma partecipi attivamente alla loro conservazione e valorizzazione.
Gli operatori turistici stanno riconoscendo sempre di più che non esiste una definizione universale di Turismo Responsabile. Questo concetto non può essere semplicemente equiparato a termini come "turismo consapevole", "ecoturismo", "turismo culturale" o "turismo sostenibile".
In realtà, il Turismo Responsabile può integrare una combinazione di queste pratiche, o includere viaggi che seguano almeno uno di questi principi, purché siano rispettati correttamente e non si contraddicano tra loro.
Per esempio, praticare l'ecoturismo nel rispetto dell'ecosistema locale è sicuramente positivo. Tuttavia, se questa pratica si concentrasse esclusivamente sulla tutela ambientale, senza considerare i diritti umani e sociali delle comunità coinvolte, non rappresenterebbe un vero esempio di Turismo Responsabile. Il Turismo Responsabile, infatti, richiede un equilibrio tra la salvaguardia ambientale e il rispetto delle persone, assicurando che tutti gli aspetti del viaggio siano gestiti in modo etico e sostenibile.
Il concetto di turismo responsabile ha preso forma ufficialmente nel 1987 con l'approvazione del rapporto Brundtland da parte dell'ONU. Questo documento ha introdotto una nuova visione del turismo, focalizzata su uno sviluppo che soddisfi le necessità attuali e future dell'intera umanità. Poco dopo, l'Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) ha fornito una definizione di turismo responsabile, descrivendolo come una forma di turismo che tiene conto delle ripercussioni economiche, sociali e ambientali sia attuali che future, affrontando le esigenze dei visitatori, dell'industria, dell'ambiente e delle comunità locali. Nel 1995, durante la Conferenza Globale sul Turismo Sostenibile a Lanzarote, fu creata la prima Carta per il turismo sostenibile, segnando un passo importante verso la promozione di pratiche turistiche più etiche e sostenibili. In Italia, l'AITR, nata nel 1998, si impegna a promuovere e diffondere i principi del turismo responsabile e sostenibile attraverso progetti di sostegno e collaborazione tra comunità locali, viaggiatori e operatori turistici. L'associazione raggruppa diverse attività, associazioni e imprese interessate a sviluppare nuovi progetti sostenibili e a fornire formazione e supporto per il turismo responsabile. Nel 2015, l'ONU ha incluso le pratiche di turismo responsabile e sostenibile tra gli obiettivi dell'Agenda 2030, confermando la loro rilevanza per il futuro del nostro pianeta.
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